Era stata prevista, e con l’inizio dell’autunno è arrivata: la seconda ondata di contagi legati al Covid-19 sta dando luogo ad un incremento rapido e costante dei casi, preoccupando ancora la popolazione e generando nuovamente pressione sul sistema sanitario nazionale.
Azzerare i rischi non è purtroppo possibile, ma dobbiamo comunque impegnarci a ridurli, rispettando le norme attualmente in vigore e adeguando i nostri comportamenti alla tutela della salute di tutti. Ancora una volta, tra le categorie cui vanno riservate maggiori cautele troviamo gli anziani, fragili ed esposti alle conseguenze più gravi della malattia. Non sempre è possibile evitare del tutto i contatti con questa categoria spesso bisognosa di assistenza e cure quotidiane, e d’altro canto l’isolamento può generare conseguenze pesanti per il benessere psichico ed emotivo dell’anziano.
Sarà perciò necessario instaurare abitudini adeguate, non molto diverse da quelle adottate durante la scorsa primavera: restano fondamentali la distanza di sicurezza, l’igiene delle mani e l’uso di mascherine, utili a proteggere chi abbiamo di fronte. Ricordiamo che la mascherina va indossata sempre nel modo adeguato, in modo da coprire naso e bocca. Altrettanto utili sono la riduzione dei tempi di permanenza negli ambienti chiusi e l’areazione dei locali in seguito alle visite. Le riunioni di famiglia, i pranzi e le cene aumentano notevolmente i rischi e andrebbero perciò evitati, così come i contatti fisici troppo ravvicinati come i baci e gli abbracci: facciamo visita ai nostri parenti, facciamo sentire loro la nostra vicinanza e intratteniamoci con loro ma rechiamoci nelle loro abitazioni a turno, uno per volta, tenendo sempre a mente queste semplici regole. Quando possibile, possiamo proporre loro una passeggiata e non dimentichiamo, infine, che la tecnologia offre in questo contesto degli strumenti particolarmente utili: le videochiamate possono essere usate, tra le altre cose, per consentire i contatti con i nipoti più piccoli.
Dopo tanti mesi e dopo la fase estiva, durante la quale abbiamo assistito ad un sensibile miglioramento della situazione, può non essere semplice mantenere alta l’attenzione rinunciando ancora una volta alla propria “normalità”. Tutti siamo provati dalle necessarie limitazioni cui siamo sottoposti, ma più che mai dobbiamo essere prudenti perché ricade su ognuno di noi la responsabilità di tutelare i più deboli e perché ciascuno ricopre un ruolo fondamentale nella limitazione alla circolazione del virus.