Un numero significativo dei decessi per COVID-19 ha riguardato pazienti affetti da demenze, categoria che in Italia viene assistita in larga parte in strutture dedicate e contesti domiciliari.
Ma cosa fa di questi malati una categoria particolarmente a rischio? Secondo gli esperti il sistema immunitario deficitario non sarebbe l’unica causa e, tra i fattori di rischio, andrebbero considerati anche lo stretto e inevitabile contatto fisico con i caregiver, insieme alla probabile scarsa aderenza ad alcune misure igieniche e di protezione individuale. Non solo: si sono riscontrate talvolta manifestazioni atipiche e fuorvianti rispetto ai sintomi più comunemente riconducibili al COVID-19 in questi pazienti, caratterizzati inoltre da problemi di linguaggio responsabili di ostacolare la comunicazione in merito al proprio stato di salute e all’eventuale presenza sintomi. In altre parole, sarebbe la presenza stessa delle demenze a ostacolare la diagnosi dell’infezione da SARS-CoV-2, ritardando gli interventi terapeutici e accelerando il peggioramento clinico dei pazienti.
È lo scenario delineato dall’Istituto Superiore di Sanità in uno studio apparso su Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring, nel quale i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di 2.621 pazienti deceduti per COVID-19 e, tra questi, ne hanno identificati 415 affetti da demenza, tracciandone un identikit fisico (più spesso donne e perlopiù anziani, rispetto agli individui senza demenza) e clinico (una maggiore prevalenza di fibrillazione atriale, di ictus e una minore prevalenza di diabete, di cancro attivo e di obesità, sempre rispetto a chi non aveva demenza).
Sono evidenze che ci segnalano la necessità di proteggere e assistere in modo mirato e consapevole questa categoria di pazienti particolarmente vulnerabile. A questo scopo l’ISS ha diramato un utile rapporto che fornisce a caregiver e operatori le indicazioni specifiche per un appropriato sostegno a questi malati, sia in ambito domestico che nelle strutture assistenziali.