Quanto è importante dormire bene? Moltissimo: un alterato ciclo sonno-veglia penalizza non solo l’umore, ma anche le capacità cognitive e le facoltà di apprendimento e di attenzione, influendo negativamente il nostro benessere psico-fisico.
Dormire poco e male è frequente negli anziani: nel nostro paese sono almeno 10 milioni quelli che soffrono di insonnia, per la maggior parte donne. In parte è fisiologico, perché con l’avanzare dell’età il fabbisogno di riposo diminuisce ed il sonno si fa più leggero, ma a contribuire sono anche altri fattori che comprendono condizioni ambientali o psico – fisiche sfavorevoli.
Qualcuno ha difficoltà a prendere sonno la sera, altri si svegliano più volte nel corso della notte o si alzano troppo presto la mattina, con la sensazione di non aver riposato affatto. Ci sono poi quelli che vengono svegliati dal bisogno di andare in bagno (soprattutto uomini) e chi non chiude occhio per colpa dell’ansia, delle apnee notturne, di un letto scomodo, del caldo, di una cena troppo abbondante, di fastidiosi dolori articolari o disturbi legati ad altre patologie. In ogni caso l’insonnia è un disturbo da non sottovalutare, perché oltre ad aumentare il rischio di malattie cardiache, disturbi renali, ipertensione, diabete, ictus e di indebolimento del sistema immunitario, negli anziani può essere responsabile di problemi della memoria, crisi depressive, difficoltà nel controllo dell’equilibrio e rallentamenti dei riflessi con conseguenti cadute.
Si tratta insomma di un problema serio, e come tale va affrontato: la prima cosa da fare, secondo gli esperti, è curare la cosiddetta igiene del sonno con piccoli accorgimenti che consistono, ad esempio, nell’evitare l’eccessiva sedentarietà, i sonnellini pomeridiani o in poltrona davanti alla tv prima di andare a letto, così come i pasti troppo pesanti a cena, le attività fisiche serali, il fumo ed il consumo di alcol e caffè. È invece d’aiuto inserire nel corso delle giornate attività mentalmente stimolanti, coricarsi ed alzarsi sempre alla stessa ora, in modo da creare una regolare routine che regolarizzi il ciclo sonno-veglia, consumare pasti ad orari prestabiliti e andare a letto non appena sopraggiunge il sonno, magari favorendo quest’ultimo nelle ore serali con rituali rilassanti come una tisana o un bagno caldi.